Dopo il disastro della Prima Guerra Mondiale alcuni Paesi erano pesantemente sconfitti e umiliati come la Germania, altri erano stati spaccati e divisi come l’Impero austro-ungarico o quello ottomano, in Italia si parlò di “vittoria mutilata” come se non avessimo vinto. In Russia una rivoluzione aveva messo al potere i comunisti e questo spaventava molto. Per paura che quella rivoluzione si diffondesse si preferì simpatizzare per nuovi partiti politici molto violenti: il fascismo di Mussolini, il nazismo di Hitler… Essi amavano la figura del capo, che ha sempre ragione, e disprezzavano tutti quelli che non erano d’accordo. Per portare avanti le loro idee usavano la violenza ed erano disposti a uccidere. Quando Mussolini e Hitler andarono al potere proibirono qualsiasi forma di dissenso, di libero pensiero, di coscienza; ma oltre a questo presero di mira gli ebrei, gli zingari, i disabili, gli omosessuali, dando loro tutte le colpe per qualsiasi cosa non andasse bene e trattandoli come dei traditori. Queste erano dittature: decidevano tutto i capi, tutti gli altri dovevano solo obbedire! Le eventuali colpe, secondo loro, erano dei “traditori”, che rallentavano gli altri… La crisi economica che ci fu negli anni ‘30 diffuse in tutta Europa questi regimi sin quando Hitler non causò lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, ancora più devastante della Prima. L’odio per gli ebrei, gli zingari, i disabili, gli omosessuali fu portato agli estremi: 6 milioni di persone vennero uccise nei campi di sterminio perché nazismo e fascismo non volevano più quelle persone. Per fortuna, nazisti e fascisti hanno perso. Chi ha combattuto per la libertà contro di loro ha fatto nascere la Repubblica Italiana e l’Unione Europea, basate sul concetto che tutti gli uomini sono uguali.