
“La comunità cristiana sia sempre pronta a difendere il diritto dei più deboli, [...] perché a nessuno venga mai a mancare la speranza di una vita migliore”.
INTRODUZIONE
Sono molti i testimoni, che potremmo elencare, che hanno impegnato la loro vita per promuovere il diritto dei più deboli, per denunciare le ingiustizie e che si sono donati ad accompagnare coloro che sono nella sofferenza o nelle difficoltà: San Francesco d’Assisi, Madre Teresa di Calcutta, Rosario Livatino, Carlo Acutis… Ognuno di loro è stato un segno concreto di speranza, e noi?! Attraverso questa scheda desideriamo accompagnare i più piccoli ad allenare lo sguardo nel riconoscere attorno a loro, tutti quei semi di bene presenti anche nelle situazioni più impensabili, ma soprattutto ad impegnarsi ad essere dei segni di speranza con il loro impegno, aprendoli alla condivisione e alla curiosità di conoscere e sporcarsi le mani. Papa Francesco ci invita a cuore aperto a riconoscere la presenza di quel bene in tutto ciò che ci circonda, e dove sembra impossibile intravederlo, a sentirci chiamati in prima persona a spalancare le porte dell’accoglienza, a farci prossimi perché a nessuno manchi mai la speranza e la gioia di sognare un mondo migliore.

FUMETTO
Nel 1935 molti nostri bisnonni partirono per l'Etiopia con le armi in pugno. Cosa cercavano di fare? Erano convinti di andare lì ad aiutare la gente, ma desideravano solo sottometterli per gloriarsi di avere un impero. Oggi abbiamo davvero rinunciato a “difendere i diritti dei più deboli” senza un atteggiamento dall’alto in basso? Forse possiamo farlo, prima di tutto provando a stare a fianco, ascoltando, mettendo i bisogni degli altri prima delle nostre idee su come poterli risolvere: oggi proviamo a metterlo in pratica anche con una parte della nostra Chiesa diocesana in missione in Etiopia, ci prova il Cuamm Medici con l’Africa e ci provano altre realtà solidali che non tentano di risolvere i problemi sostituendosi a chi è più fragile.
PREGHIERA
Obiettivo
Chi ha viaggiato in Africa, Asia e altri continenti molte volte si è scontrato con ‘il fardello dell’uomo bianco’ avvicinandosi ai poveri con un senso di superiorità, pensando di sapere di cosa avessero bisogno… Con questa preghiera desideriamo spingere bambine e bambini ad avere uno sguardo altruista e aperto sul mondo, uno sguardo accogliente come quello che Gesù testimonia nei Vangeli. La preghiera può diventare un modo per esercitarsi a farsi prossimi e a non pensare che possiamo risolvere le cose da soli; possiamo invece imparare sin da piccoli che come prima forma di vicinanza serve essere una presenza discreta, attenta, in ascolto.
Attività
Invitiamo i bambini a pensare a quello che accade nel mondo, sia le situazioni positive che quelle più difficili, aiutandoli con l’uso di alcune foto prese da giornali e riviste. Invitiamoli poi a rispondere alle domande guida, che possono essere proposte durante un momento di silenzio accompagnato da alcune musiche e successivamente si può iniziare una riflessione comune. Alla fine si può provare a scrivere una preghiera tutti insieme o recitare quella proposta*.
Domande guida:
- Che cos’è la speranza per me?
- Chi ti viene in mente quando pensi alle persone in difficoltà?
- Chi vorresti aiutare? Come potresti essere un segno di speranza?
- A chi vorresti farti vicino, ma è difficile esserlo? Come mai non puoi essere d’aiuto?
Quest’ultima domanda potrebbe aprire una riflessione comunitaria sul senso del pregare: spesso desideriamo aiutare, ma ci sentiamo impotenti o ci sembrano situazioni troppo grandi e difficili da affrontare; altre volte siamo in ascolto più della nostra volontà che del vero bisogno degli altri e questo ci impedisce di essere davvero un sostegno. Forse alle volte basta riscoprire i gesti più semplici…
*Preghiera conclusiva:
Preghiera Semplice
Signore, fa di me uno strumento della Tua Pace:
Dove è odio, fa ch’io porti l’Amore,
Dove è offesa, ch’io porti il Perdono,
Dove è discordia, ch’io porti l’Unione,
Dove è dubbio, ch’io porti la Fede,
Dove è errore, ch’io porti la Verità,
Dove è disperazione, ch’io porti la Speranza,
Dove è tristezza, ch’io porti la Gioia,
Dove sono le tenebre, ch’io porti la Luce.
Maestro, fa che io non cerchi tanto
Ad esser consolato, quanto a consolare;
Ad essere compreso, quanto a comprendere;
Ad essere amato, quanto ad amare.
Poiché, così è:
Dando, che si riceve;
Perdonando, che si è perdonati;
Morendo, che si risuscita a Vita Eterna.
Amen
ATTIVITÀ DI GRUPPO
Obiettivo
Il Centro missionario diocesano propone alle comunità di vivere un pranzo o cena di condivisione dove poter fare esperienza di fraternità, di tessitura di relazioni che aiutino ad ad apprezzare il dono di stare insieme, dialogare, condividere qualcosa di nostro, il tempo ed il cuore, con altre famiglie che abitano il mondo. Può anche essere segno di disponibilità ad un nuovo stile di vita e di riscoprire il “gusto” dell’essenziale. Così la carità diventa giustizia e la giustizia, quando si è seduti a tavola assieme, si trasforma in un linguaggio nuovo.
Svolgimento
Nella scheda allegata che presenta l'iniziativa sono proposte alcune attività e dei giochi in cui si possono coinvolgere i bambini e i ragazzi. Come indicato, l’occasione comunitaria può diventare anche possibilità di conoscere i progetti missionari diocesani e condividere un gesto di solidarietà. Per questo sarà possibile contattare il Centro missionario diocesano per individuare la possibilità di una testimonianza di un missionario/a o di un/a giovane che ha viaggiato in missione.
Allegato
Metti in tavola... la speranza - SCARICA QUI
ESERCIZIO PER CASA
Gesù ci invita ad andare negli incroci delle strade più sporche, polverose ed improbabili per trovarlo nel volto degli altri... Proponiamo a bambini e bambine di individuare in casa un angolo dimenticato, un po’ triste e abbandonato. Sarebbe carino pulirlo, decorarlo, trasformarlo in un posto dove fermarsi qualche istante per gustare la giornata e quello che sta accadendo. Lì potremmo mettere il Vangelo, una piccola croce, un fiore... Potrebbe essere vicino alla scarpiera? Nel corridoio di ingresso? Dove posiamo lo sguardo al mattino o la sera prima di andare a dormire?
Approfondimenti:
Per chi accompagna, educatori o catechisti, proponiamo del materiale
per approfondire maggiormente il tema della scheda:
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Lunedì della missione: Donne e missione