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“I beni della terra non sono destinati a pochi privilegiati, ma a tutti. È necessario che quanti possiedono ricchezze si facciano generosi riconoscendo il volto dei fratelli nel bisogno”.

(Spes non confundit n.16)
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INTRODUZIONE

Il privilegio di stare dalla parte ricca del mondo ci potrebbe alle volte far sentire in colpa, ma il senso di colpa non porta da nessuna parte. Forse possiamo esplorare meglio, cambiare prospettiva e sentire piuttosto una responsabilità a condividere il bene che ci è stato donato. Potremmo quindi impegnarci, reagendo alle ingiustizie con la creatività di chi cerca sempre nuovi mezzi per fiorire con gli altri. Prima di agire va allora esercitato uno sguardo di tenerezza, di cura e custodia. Crescendo si rischia forse di ‘chiudere gli occhi’ su tante, troppe cose; con questa scheda vorremmo valorizzare e non far dimenticare quello ‘sguardo bambino’ che riconosce sempre la meraviglia nei beni della Terra: la ricchezza culturale di tanti popoli dimenticati, i beni naturali di cui è ricolmo il pianeta nelle diverse nazioni, ma anche il bello delle nostre giornate e la gratuità di regalare qualcosa di profondo per non esplorare il Bene solo in superficie.

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FUMETTO

Cos’è “bene” per me? E cos’è “bene” per un bambino nuer del Sud Sudan? I popoli e le loro culture plasmano il nostro modo di vedere il mondo. A volte rinunciare al proprio punto di vista e scoprire quello degli altri può sorprendere, risolvere una incomprensione, ma aiuta anche a liberarci. Quel “bene” è relativo, non è fondamentale, c’è altro che conta nella vita. L’ascolto degli altri ci apre gli orizzonti e …ci fa bene. 

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PREGHIERA

Obiettivo
Con questa attività di preghiera vorremmo suscitare l’attenzione di bambini e bambine verso uno stile di cura.

Attività
Si invitano i partecipanti a camminare nello spazio che si ha a disposizione:

  • un primo momento guardando per terra;
  • un secondo momento incrociando gli sguardi e scambiandosi dei sorrisi;
  • un terzo momento ci si scambia un abbraccio.

Questo viene vissuto con un sottofondo musicale (es: Bellomondo di E. Boschiero)

Dopo questa prima parte a gruppetti si avvia una condivisione seguendo le domande guida.

Domande guida:

  • Hai mai incontrato qualcuno che avesse bisogno di attenzione?
  • Ti sei mai preso cura di qualcuno? Come?
  • Ti sei mai preso cura di un luogo? Come?

Successivamente si invitano i ragazzi a disegnare e colorare delle gocce d’acqua. Da un lato della goccia si potrebbe scrivere: “Una goccia d’acqua nel deserto della povertà: dona ciò che hai, dona ciò che sei” (frase di Papa Francesco).

Dall’altro lato liberamente vanno a scrivere quei gesti e azioni che loro possono donare quando trovano qualcuno che ha bisogno di aiuto. Ad esempio: un sorriso, un abbraccio, parole belle, giocare insieme, aiutare a fare qualcosa, dedicare del tempo, regalare qualcosa di proprio ecc…

Vengono raccolte tutte le gocce d’acqua e lette ad alta voce, poi alla fine dell’incontro ognuno si porta a casa una goccia di qualcun altro, come promemoria, per compiere questi gesti di attenzione. In particolar modo quello che ha pescato, ma anche quelli condivisi. Questo può essere un buon esercizio per testimoniare la presenza del Signore nei nostri piccoli contesti quotidiani.

Preghiera conclusiva:
O Signore, 
Tu ci insegni a fare della nostra vita
un dono generoso per gli altri.
Aiutaci a mettere a servizio di chi incontriamo
i nostri talenti, le nostre energie 
e il nostro amore, 
donandoci con 
generosità e tenerezza.
Siamo tutte e tutti 
beni della Terra.
Amen

ATTIVITÀ DI GRUPPO

Obiettivo
Sud sudan, Sudan, Congo… Siamo rattristati per le guerra in Ucraina e Palestina, ma dimentichiamo Paesi lontani, nazioni mai imparate a scuola. Alle volte cresciamo proprio senza uno sguardo completo sul mondo oppure lo guardiamo solo per andare in vacanza dimenticando che custodirlo è un compito di tutti noi sin da piccoli. L’obiettivo di questa attività è proprio quello di approfondire contesti, luoghi, panorami che lasciamo troppo spesso in periferia. Fanno parte di noi anche se sono distanti.

Svolgimento
Davanti ad una grande cartina muta del mondo si prova a dare il nome a più Paesi possibili scrivendoli con un pennarello rosso. Poi con un pennarello blu si vanno ad individuare quelli mancanti, magari aggiungendo un gioco di collegamento con le bandiere corrispondenti.  Si tratta di un gioco lungo, ma tutte le nazioni, tutti i popoli sono importanti e vanno conosciuti, scoperti nelle loro bellezze e nei loro problemi. Si potrebbe aggiungere per valorizzare alcuni paesi oltre alla bandiera, anche un costume tipico, un ballo o un canto. In seguito, proviamo a segnare nella cartina luoghi di origine o di visita delle nostre famiglie intrecciandole con fili di lana. La nostra mappa diventa così sempre più colorata. Nell’ultima fase, affidiamo a ciascun partecipante i Paesi in guerra con una corrispondente descrizione (vedi allegato) e lo invitiamo a disegnare una vignetta per raccontare quel conflitto dal punto di vista di chi lo vive. Alla fine, disegnandole non troppo grandi, si potrebbero incollare le vignette sul planisfero magari negli spazi degli oceani. A quel punto il planisfero è pronto per essere appeso.

Allegato

Elenco paesi in guerra - SCARICA QUI

ESERCIZIO PER CASA

Come possiamo rimuovere gli ostacoli che impediscono alle persone del resto del mondo di vivere pienamente la loro vita? Sulla scia di questa domanda, esercitiamoci proponendo di fare un gesto forte a noi stessi e a bambini e bambine che accompagniamo: si tratta di regalare qualcosa a qualcuno. Libertà di scelta su destinazione e mezzo purché questo non sia una cosa superficiale, ma una cosa a cui teniamo. La affidiamo ad altri, non la consideriamo più solo nostra. Ci impegniamo a metterla in comune e a riconoscere che un nostro ‘bene’, se condiviso, può diventare qualcosa di ancora più bello: un dono!

Approfondimenti: 

Per chi accompagna, educatori o catechisti, proponiamo del materiale
per approfondire maggiormente il tema della scheda: