
“Siamo ormai abituati a volere tutto e subito, in un mondo dove la fretta è diventata una costante. Non si ha più il tempo per incontrarsi. [...] Riscoprire la pazienza fa tanto bene a sé e agli altri”.
INTRODUZIONE
Una scheda contro la fretta? Speriamo che queste proposte esplorino soprattutto un modo di andare “lenti, profondi e soavi”. Trent’anni fa veniva a mancare chi aveva concepito questo motto: Alexander Langer, politico europeista ed ambientalista, cresciuto coi padri cappuccini in Alto Adige. Un missionario laico che si era fatto saltatore di muri, costruttore di ponti, esploratore di frontiere per fermare le guerre, frenare il razzismo... In quei tre aggettivi sembra declinarsi la pazienza proposta da papa Francesco. La lentezza aiuta ad andare in profondità nell’incontro, fino a farsi teneri e dolci nello stare vicino a chi è diverso. Si sottolinea l’importanza dell’attività, come modo di costruire pazienza attraverso una declinazione comunitaria e sinodale. La sinodalità è a portata dei più piccoli: cercare di dar loro la parola e lasciare che se ne approprino, li renderà veri esploratori di speranza.

FUMETTO
Nell’epoca del turismo di massa, al mattino si parte da casa, si viaggia in aereo sopra i continenti, magari guardando un film e alla sera si atterra dall’altra parte del mondo trovando i comfort di un aeroporto internazionale e le luci della globalizzazione che fanno sentire sempre un po’ a casa. È molto comodo e rende le cose semplici, ma rischiamo che saltando la lentezza dei viaggi di una volta, si salti anche il ritmo giusto per entrare in punta di piedi dove le persone vivono altri contesti, altri modi di pensare. Questo fumetto invita a rallentare, ad osservare e a gustare le cose come la saggia tartaruga che fa compagnia ai due personaggi.
PREGHIERA
Obiettivo
Con questa attività di preghiera poniamo l’accento su un atteggiamento che non si fa schiacciare dalla fretta quotidiana, ma insegna ad alzare lo sguardo: la pazienza!
Attività
Si invitano i bambini e le bambine a fare un disegno mentre una musica di sottofondo accompagna il lavoro. Si tratta di disegnare un grande fiore con cinque petali. Ciascuno di questi rappresenta la risposta alla domanda: “con chi perderei tempo?”.
Si tratta di una domanda provocatoria che va spiegata. Siamo abituati a fare, e a fare sempre qualcosa di utile. Questo atteggiamento lo imponiamo involontariamente anche ai più piccoli dimenticando che stare nel tempo con gusto, vuol dire anche lasciarlo andare. Vuol dire stare con i propri affetti senza guardare l’orologio, senza pensare a cosa c’è dopo, gustando anche il vuoto, il dolce far nulla, l’ozio, il riposo, il niente. Questo ci permette inoltre di riconoscere la presenza del Signore nelle persone che ci circondano.
Le cinque persone che emergono da questo lavoro sul fiore sono persone importanti, preziose, un tesoro che vale la pena di gustare, ma che vale anche la pena raccontare agli altri per custodire insieme i fiori che sono stati disegnati. Gli altri ci educano, ci rendono quello che siamo e, attraverso le differenze e le originalità che ascoltiamo in loro, riusciamo a dare ancora più valore ai singoli petali del nostro fiore.
Per questo motivo, dopo aver disegnato, si potrebbe dividere il gruppo in due: chi ascolta in silenzio da una parte e chi racconta dall’altra.
Ogni partecipante sperimenti entrambe le dimensioni: prima ascoltando una compagna o un compagno che racconta quanto è importante stare insieme a un petalo del proprio fiore e poi raccontando uno dei propri cinque petali. Alla fine di ogni racconto chi ha ascoltato potrebbe dire una cosa che gli è piaciuta.
Domande guida:
- Con chi perderei tempo?
- Chi è importante per me? Chi mi smuove? Chi mi dà gusto, piacere, voglia di vivere, giocare ed inventare?
- Quanto tempo dedico alle persone a cui tengo?
Preghiera conclusiva
O Signore,
facciamo tante cose che ci sembrano importanti ma che il giorno dopo dimentichiamo, e magari, mentre ne facciamo una, siamo impazienti e pensiamo già a quella successiva. Abbiamo fretta. Aiutaci a rallentare, a mettere da parte le cose da fare e a stare con le persone che ci fanno fiorire, che ci fanno bene. Aiutaci a perdere tempo con i nostri affetti senza preoccuparci di fare qualcosa di utile. Aiutaci a gustare il tempo in cui ci fermiamo con una persona a cui vogliamo bene. Aiutaci ad ascoltare in silenzio i fiori degli altri e a fermarci per ammirare come sono belli.
Amen
ATTIVITÀ DI GRUPPO
Obiettivo
Ognuno ha il suo segreto per stare bene: c’è chi legge, chi fa una corsa, chi va al cinema con gli amici e con le amiche… Alle volte condividere con altri le proprie tecniche ci fa scoprire atteggiamenti che non ci erano venuti in mente e che possono aiutarci a stare meglio in futuro. Allo stesso modo potremmo scoprire insieme quali regole sono utili per stare bene con gli altri. Avere pazienza è una parola chiave, ma poi? Questa attività propone un lavoro comune per far emergere parole e prassi per diventare veri e propri esploratori di speranza capaci anche di discutere con ordine, ascoltandosi e imparando forme semplici di democrazia.
Svolgimento
In una prima fase si individuano dodici parole buone come: pazienza, tenerezza, cura, ascolto... le altre parole si trovano discutendo in gruppo. Ciascuna parola viene poi riportata su due cartoncini come a creare delle tessere del Memory.
Ci si divide in due squadre, si mescolano le tessere nascondendo le parole e si gioca a Memory con queste 24 carte da abbinare. Più manches permettono ai bambini di memorizzare meglio le parole scelte e aiutano chi li segue a proporre riflessioni in merito.
In un’ulteriore fase ci si divide in quattro partiti e si simula una sorta di Parlamento. Ciascun partito sceglie due parole e si raduna per preparare un argomento convincente a sostegno della bellezza di quell’atteggiamento e di quell’altro modo di fare pensando a gesti concreti e realizzabili. Vanno quindi scritti insieme due testi brevi per presentarli agli altri partiti. La lettura di questi testi non dev’essere più lunga di un minuto.
In un’ultima fase gli otto testi vengono presentati ordinatamente a tutti perché il Parlamento poi voti in modo segreto la preferenza di ciascun partecipante. Questo voto* potrà delineare l’ordine delle regole per stare bene con gli altri: su un cartellone si scriverà prima la parola e il corrispondente gesto più votato e in ordine le altre sette fino ad un’ultima regola che citi le 4 parole che non sono state scelte dai partiti. Il cartellone finale di questi comportamenti condivisi potrebbe essere appeso nel luogo di ritrovo per essere un riferimento ai nostri piccoli esploratori di speranza.
*per favorire il conteggio delle regole più belle ed esercitare un po’ di matematica con i bambini che potrebbero fare da scrutatori, ciascun bambino/deputato potrebbe dare un voto da 1 (meno importante) a 8 (più importante). Lo scrutinio fatto insieme su una tabella in cui segnare i punti potrebbe essere un momento divertente. Se poi il voto è stato fatto per favorire solamente il proprio partito questo potrebbe essere spunto di riflessione per vedere come invece la politica possa essere più bella, se anziché all’interesse di parte sta attenta al bene comune attraverso: l’esercizio del compromesso, il valore del cambio delle proprie idee dietro alle valide argomentazioni degli altri, la giustizia di un voto segreto perché ciascuno sia libero da pressioni esterne nell’esercizio della sua scelta…
ESERCIZIO PER CASA
Proponiamo a bambini e bambine di prendersi il tempo di scrivere una poesia. Per farlo ci vuole pazienza: non può trattarsi di una cosa immediata. Ogni giorno si aggiunge un verso secondo il proprio sentire trovando la giusta rima e magari contando le sillabe perché siano sempre 11. All’attività successiva i bambini potrebbero leggere le loro poesie a tutti gli altri.
Approfondimenti:
Per chi accompagna, educatori o catechisti, proponiamo del materiale
per approfondire maggiormente il tema della scheda:
- P. Mauro Bossi sj: Per non farsi schiacciare nel presente