3a DOMENICA DI QUARESIMA
21 febbraio 2021LE DIECI PAROLE DELL’ALLEANZA
Le dieci parole nascono dall’agire di un Dio che sempre opera per la liberazione integrale dei suoi figli: «Ti ho liberato dalla schiavitù!». Il decalogo è una offerta di alleanza.
Accogliamo questa Parola di Dio Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Invochiamo ispirati dalle parole di Charles De Foucauld: Padre mio, io mi abbandono a te: fa’ di me ciò che ti piace! Qualunque cosa tu faccia di me, ti ringrazio.
Dal libro dell’Esodo (20,1-17)
In quei giorni, Dio pronunciò tutte queste parole: «Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dalla terra d'Egitto, dalla condizione servile: Non avrai altri dèi di fronte a me. Non ti farai idolo né immagine alcuna di quanto è lassù nel cielo, né di quanto è quaggiù sulla terra, né di quanto è nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, tuo Dio, sono un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, ma che dimostra la sua bontà fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti. Non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio, perché il Signore non lascia impunito chi pronuncia il suo nome invano. Ricordati del giorno del sabato per santificarlo. Sei giorni lavorerai e farai ogni tuo lavoro; ma il settimo giorno è il sabato in onore del Signore, tuo Dio: non farai alcun lavoro, né tu né tuo figlio né tua figlia, né il tuo schiavo né la tua schiava, né il tuo bestiame, né il forestiero che dimora presso di te. Perché in sei giorni il Signore ha fatto il cielo e la terra e il mare e quanto è in essi, ma si è riposato il settimo giorno. Perciò il Signore ha benedetto il giorno del sabato e lo ha consacrato. Onora tuo padre e tua madre, perché si prolunghino i tuoi giorni nel paese che il Signore, tuo Dio, ti dà. Non ucciderai. Non commetterai adulterio. Non ruberai. Non pronuncerai falsa testimonianza contro il tuo prossimo. Non desidererai la casa del tuo prossimo. Non desidererai la moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo né la sua schiava, né il suo bue né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo».
Dal Salmo 18
RIT: Signore, tu hai parole di vita eterna.
La legge del Signore è perfetta,
rinfranca l'anima;
la testimonianza del Signore è stabile,
rende saggio il semplice.
I precetti del Signore sono retti,
fanno gioire il cuore;
il comando del Signore è limpido,
illumina gli occhi.
Il timore del Signore è puro,
rimane per sempre;
i giudizi del Signore sono fedeli,
sono tutti giusti.
Più preziosi dell'oro,
di molto oro fino,
più dolci del miele
e di un favo stillante.
COMMENTO
La fede, lo sappiamo bene, non è un guadagno definitivo da riporre in cassaforte una volta ottenuto: è un cammino, e nemmeno tanto tranquillo: rallentamenti, crisi, stasi, tentazioni fanno parte del viaggio.
Soprattutto agli inizi, abbiamo bisogno di essere aiutati, guidati, anche corretti se necessario: Dio lo sa bene, conosce le nostre fragilità, così come conosce bene le astuzie del Nemico, che non perde occasione per cercare di farci dubitare.
Ecco perché ha pensato ad uno strumento, la Legge, per educarci piano piano alla libertà vera: quella cioè che non si limita a non fare il male, ma si impegna a costruire e diffondere il bene.
Garantire all’altro spazio, tempo, condizioni perché possa sviluppare i talenti donatigli da Dio: sono queste le mete a cui mirano le norme contenute nel Decalogo, formidabile aiuto cui aggrapparsi quando perdiamo la bussola, quando all’entusiasmo iniziale subentrano le insidie della distrazione, dell’incostanza, delle scuse.
Con pazienza e senza vergognarsi di procedere due passi in avanti ed uno indietro, affidiamoci a questo strumento quando percepiamo di essere in difficoltà!
CONSEGNA
Soffermati su una delle dieci parole, quella su cui ti senti più carente, per chiedere l’aiuto della Grazia.
- Preparati al sacramento della riconciliazione, partendo dalle opere di vita e liberazione che Dio ha operato nella tua vita. Confessati, per fare viva esperienza della misericordia del Padre; come impegno di conversione successivo al sacramento compi un gesto di solidarietà.
APPROFONDIMENTO
Leggi durante la settimana tutto il terzo capitolo della FT, capitolo da cui è tratta la citazione sopra.
ASCOLTO MUSICALE
Abbi cura di me di Simone Cristicchi, «Tu non cercare la felicità, semmai proteggila»