3a DOMENICA DI QUARESIMA
20 marzo 2022Abramo INTERCEDE
Abramo dialoga con Dio, esprimendo la confidenza e l’amicizia
che ha con Lui. È bellissimo vedere come Abramo non tiene per sé
questa amicizia, ma la condivide con altri e così mostra la sua passione
per l’umanità compiendo la missione affidatagli
di essere strumento di benedizione per tutti.
Accogliamo questa Parola di Dio
+ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Invochiamo con le parole attribuite a San Francesco
Signore, fai di me uno strumento della tua pace,
affinché io possa portare l’amore dove c’è l’odio,
lo spirito del perdono dove c’è ingiustizia, l’armonia dove c’è discordia,
la verità dove c’è l’errore, la fede dove c’è il dubbio,
la speranza dove c’è disperazione,
la luce dove ci sono ombre e la gioia dove c’è tristezza.
ENTRIAMO NEI TESTI
Dal libro della Genesi (18,23-33)
Abramo gli si avvicinò e gli disse: “Davvero sterminerai il giusto con l’empio? Forse vi sono cinquanta giusti nella città: davvero li vuoi sopprimere? E non perdonerai a quel luogo per riguardo ai cinquanta giusti che vi si trovano? Lontano da te il far morire il giusto con l’empio, così che il giusto sia trattato come l’empio; lontano da te! Forse il giudice di tutta la terra non praticherà la giustizia?”. Rispose il Signore: “Se a Sodoma troverò cinquanta giusti nell’ambito della città, per riguardo a loro perdonerò a tutto quel luogo”.
Vangelo secondo Luca (13,1-9)
Diceva anche questa parabola: “Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo: “Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest’albero, ma non ne trovo. Taglialo dunque! Perché deve sfruttare il terreno?”. Ma quello gli rispose: “Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. Vedremo se porterà frutti per l’avvenire; se no, lo taglierai”.
CI LASCIAMO ISPIRARE
Abramo si intrattiene in dialogo con Dio, “si mette in mezzo” tra Dio e il popolo, occupandosi e preoccupandosi per le vite altrui, come nel caso di Lot o degli abitanti di Sodoma. È bello vedere la confidenza, l’amicizia tra Abramo e Dio, che nasce grazie al loro dialogo e alla fiducia che l’uno ha verso l’Altro. Questo brano biblico va ben capito: non mostra un Dio che cambia idea continuamente ma piuttosto un Dio della misericordia, che però esige impegno, cura e premura da parte nostra (Abramo deve insistere). Egli si rivela come Dio paziente che ci concede continuamente opportunità, aiuto e tempo per cambiare il nostro cuore di pietra in cuore di carne. Anche il vangelo di Luca 13,1-9, mediante la parabola del fico sterile sottolinea l’amore paziente di Dio che si prende cura di noi, ma per fare questo chiede di tendere la mano verso l’altro invitando a scrollarci di dosso l’indifferenza verso i nostri fratelli, rendendoci intercessori di amore l’uno per l’altro.
ENTRIAMO IN DIALOGO
Entriamo in dialogo con il Signore, parlandogli,
come ad un amico, dei desideri, dei sogni, delle speranze che abitano i nostri cuori.
Voglio cantare al Signore,
perché ha mirabilmente trionfato:
cavallo e cavaliere
ha gettato nel mare.
Mia forza e mio canto è il Signore,
egli è stato la mia salvezza.
È il mio Dio: lo voglio lodare,
il Dio di mio padre: lo voglio esaltare.
(...continua con la preghiera personale)
«Soltanto un piccolo gesto, una cosina così, e l’armonia familiare torna.
Basta una carezza, senza parole.
Ma mai finire la giornata in famiglia senza fare la pace!»
Papa Francesco
PROPOSTA
La pazienza è attenzione al tempo dell’altro: compiamo dei gesti di gentilezza verso le persone a noi più vicine. A volte bastano dei piccoli atti “gentili” per cambiare la giornata a una persona.
Affidiamo alla nostra preghiera anche i missionari impegnati in THAILANDIA
Per un'ulteriore spunto e riflessione sul verbo INTERCEDERE di questa domenica vi proponiamo il video di Parola&Parole per ri-sorgere realizzato dall'Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali.