MERCOLEDÌ DELLE CENERI
2 marzo 2022Abramo ASCOLTA
Abramo riceve in dono la parola, la ascolta, la riconosce.
La Parola di Dio conduce l’uomo alla scoperta graduale di se stesso.
Accogliamo questa Parola di Dio
+ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Invochiamo con le parole di Tichon di Zadonsk
Dammi un cuore per amarti, dammi occhi per vederti nei mie fratelli,
dammi orecchi per udire e riconoscere la tua voce,
dammi labbra per parlare di te, il gusto per assaporarti.
Dammi l’olfatto per sentire il tuo profumo,
dammi mani per toccarti e piedi per seguirti. Amen
ENTRIAMO NEI TESTI
Dal libro della Genesi (12,1-3)
«Vattene dalla tua terra, dalla tua parentela e dalla casa di tuo padre, verso la terra che io ti indicherò. Farò di te una grande nazione e ti benedirò, renderò grande il tuo nome e possa tu essere una benedizione. Benedirò coloro che ti benediranno e coloro che ti malediranno maledirò, e in te si diranno benedette tutte le famiglie della terra».
Vangelo secondo Matteo (6,1-6.16-18)
Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
CI LASCIAMO ISPIRARE
Abramo e Sara sono confinati in una situazione di morte: la sterilità e il vagare senza terra non danno loro speranza e futuro. Ma ecco Dio che si rivolge ad Abramo e gli parla - “lekh lekhà” vattene, letteralmente va verso te stesso - affinché Abramo ritrovi la sua identità. Questa chiamata è per il suo bene, per la sua realizzazione. Come dire: per amare bisogna prima aver trovato se stessi. La Parola di Dio intercetta i desideri profondi che abitano il suo cuore, abbattendo le barriere ed aiutandolo ad aprirsi alla vita. È ciò che il Vangelo di oggi (Matteo 6,1-6.16-18) ci invita a fare: quando preghi entra nella tua camera e prega il Padre tuo nel segreto… ossia entra in relazione con Dio per scoprire ciò che veramente è essenziale nella vita: il rapporto con il Padre che conosce i segreti dei cuori.
ENTRIAMO IN DIALOGO
Entriamo in dialogo con il Signore, parlandogli,
come ad un amico, dei desideri, dei sogni, delle speranze che abitano i nostri cuori.
Signore, tu mi scruti e mi conosci,
tu conosci quando mi siedo e quando mi alzo,
intendi da lontano i miei pensieri.
Osservi il mio cammino
e il mio riposo,
ti sono note tutte le mie vie.
(...continua con la tua preghiera)
«Non è mai facile ascoltare.
A volte è più comodo
comportarsi da sordi,
accendere il walkman
e isolarsi da tutti.
È così semplice sostituire l’ascolto con le e-mail,
i messaggi e le chat, e in
questo modo priviamo
noi stessi di volti,
sguardi e abbracci»
Papa Francesco
PROPOSTA
Dedichiamo più tempo all’ascolto del nostro “vicino” e un po’ meno alle chat, ai messaggi.