9 marzo 2025 - 1a domenica di Quaresima

Un cammino di speranza

Mettersi in cammino è tipico di chi va alla ricerca del senso della vita. Il pellegrinaggio a piedi favorisce molto la riscoperta del valore del silenzio, della fatica, dell’essenzialità.

(Spes non confundit n. 5)

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 4,1-13)

In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo”».

Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio.

Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”». Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano”; e anche: “Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «È stato detto: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”». Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.

UN PASSO CHE... ILLUMINA di don Giorgio Ronzoni

Le tentazioni nel deserto

Ogni anno la prima domenica di quaresima ci fa riflettere sui quaranta giorni trascorsi da Gesù nel deserto dopo il suo battesimo e prima di iniziare la sua missione. Pur non essendo stato un vero e proprio pellegrinaggio, questo suo allontanarsi dalla regione del Giordano contiene alcuni aspetti evidenziati da Papa Francesco al n. 5 di Spes non confundit, intitolato ‘Un cammino di speranza’.  «Mettersi in cammino è tipico di chi va alla ricerca del senso della vita. Il pellegrinaggio a piedi favorisce molto la riscoperta del valore del silenzio, della fatica, dell’essenzialità».

Certamente Gesù ha trovato nel deserto silenzio, fatica ed essenzialità e anche noi li possiamo trovare nel percorso della quaresima, insieme alle tentazioni. Perché le tentazioni emergono solo quando smettiamo di fare quel che ci pare e cominciamo a chiederci cosa è meglio, perciò a scegliere e anche a rinunciare. Gesù per la sua missione ha rinunciato al possedere, al potere e all’apparire, e noi?

La quaresima ci può aiutare a capire di quali scelte abbiamo bisogno al punto in cui siamo arrivati: «appare chiaro come la vita cristiana sia un cammino che ha bisogno anche di momenti forti per nutrire e irrobustire la speranza, insostituibile compagna che fa intravedere la meta: l’incontro con il Signore Gesù».

UN PASSO CHE... RIGENERA

Guardando alla tua storia, lasciati andare a dei ricordi significativi considerando una delle seguenti affermazioni.

  • “C’è stato un periodo della mia vita che mi è sembrato un vero e proprio pellegrinaggio…”
  • “Allora ho smesso di fare quel che mi pareva e ho cominciato a chiedermi cosa fosse meglio…”
  • “E così mi sono preso un tempo per me, utile a nutrire e irrobustire la mia speranza…”

UN PASSO CHE... ANNUNCIA in ALGERIA

Nella missione in Algeria ho vissuto il “pellegrinaggio” sotto due aspetti: il camminare verso l’altro, per accogliere il suo modo di vedere il mondo, di guardare a Dio ed incontrarlo, e quello del “transitare da un paese all’altro”, che mi offre di contemplare il cielo dall’aereo, il cambiamento del paesaggio, della lingua ecc. L’esperienza più forte l’ho vissuta durante il pellegrinaggio diocesano al sud algerino, sui passi di Charles de Foucauld, dove siamo stati accolti da una famiglia musulmana focolarina condividendo ambienti e pasti. Camminando nel deserto ho scoperto che le dune hanno 7 colori; come non pensare al numero biblico del compimento!? Questa realtà naturale mi rimanda anche al significato di un’unità umana possibile solo nel comunicarsi delle differenze. Mi ha colpito poi il vedere, di tanto in tanto, una bottiglia d’acqua di plastica lasciata qui o là, squisito gesto di attenzione al forestiero/a che, camminando nel deserto, avesse urgenza di dissetarsi. Gesto di speranza per quanti emigrano cercando il senso della vita e che permette il rivelarsi dell’amore del Dio vicino ogni qual volta l’essere umano si preoccupa della sua Famiglia umana, al di là delle differenze.

Sr. Sandra Catapano, Suora Nostra Signora degli Apostoli (NSA)

UN PASSO CHE... TRASFORMA

Proviamo a ritagliarci del tempo personale o in gruppo per recarci in uno dei luoghi giubilari della Diocesi facendo un breve pellegrinaggio a piedi e affidando al Signore il cammino di ciascuno
e delle nostre comunità.