Per ogni testimone,
un oggetto! 

Per ogni testimone, un oggetto! 

Don Luigi Vaccari e una pianticella

Don Luigi Vaccari e una pianticella

Don Luigi Vaccari è nato a Crespano del Grappa (TV) e cresce a Sacro Cuore di Romano (VI), ai piedi del monte Grappa, dove la pianura e la montagna si incontrano.

Mentre studia in seminario frequenta prima san Bonaventura di Cadoneghe (PD) e successivamente sant’Alberto Magno in Padova. Diventato sacerdote, prima si impegna nella parrocchia di Madonna Pellegrina in Padova e poi a san Sebastiano di Thiene (VI).

In quale di questi posti sei stata/o? E ti piacerebbe partire per l’Ecuador? Nel 1988 il vescovo mons. Franceschi lo propone a don Luigi, che accetta e prepara le valigie. È così che diventa parroco di Carapungo, nella periferia di Quito, per dieci ricchissimi anni.

Nel giardino di quella lontana canonica in Sud America, don Luigi alleva le quaglie e ha un orticello che irriga ogni mattina presto, un po' come i contadini e i montanari tra i quali è cresciuto. Gli piace molto questa attività perché gli ricorda che il seme non germoglia subito: pian piano prima fa capolino una piantina, poi crescono i rami e le prime foglioline. Solo dopo tanto tempo arrivano i frutti!

Don Gigi prende questo messaggio e prova a viverlo senza tirarsi indietro: lo vediamo dispensare latte alle mamme, si impegna per i poveri nonostante le minacce di criminali e mafiosi locali, costruisce una nuova parrocchia fianco a fianco di ecuadoregni e laici in missione, si prende cura di una casa famiglia e aiuta a fondare un’associazione, ASA Asociaciòn Solidaridad y Accion, che ancora oggi è un prezioso contributo alla vita della periferia di Quito. Ma nel fare tutto questo, come quel seme che diventa pianta, don Luigi si impegna senza tanto clamore - lavora in profondità come fanno le radici. Per scegliere i poveri e star loro vicini ci vogliono piedi per terra e cuore grande. Muore prematuramente in un incidente, mentre viaggia in moto. Pensando a don Luigi viene in mente che le cose che facciamo ci somigliano: quelle che faceva don Luigi erano sobrie e accoglienti.

Don Luigi Vaccari è nato a Crespano del Grappa (TV) e cresce a Sacro Cuore di Romano (VI), ai piedi del monte Grappa, dove la pianura e la montagna si incontrano.

Mentre studia in seminario frequenta prima san Bonaventura di Cadoneghe (PD) e successivamente sant’Alberto Magno in Padova. Diventato sacerdote, prima si impegna nella parrocchia di Madonna Pellegrina in Padova e poi a san Sebastiano di Thiene (VI).

In quale di questi posti sei stata/o? E ti piacerebbe partire per l’Ecuador? Nel 1988 il vescovo mons. Franceschi lo propone a don Luigi, che accetta e prepara le valigie. È così che diventa parroco di Carapungo, nella periferia di Quito, per dieci ricchissimi anni.

Nel giardino di quella lontana canonica in Sud America, don Luigi alleva le quaglie e ha un orticello che irriga ogni mattina presto, un po' come i contadini e i montanari tra i quali è cresciuto. Gli piace molto questa attività perché gli ricorda che il seme non germoglia subito: pian piano prima fa capolino una piantina, poi crescono i rami e le prime foglioline. Solo dopo tanto tempo arrivano i frutti!

Don Gigi prende questo messaggio e prova a viverlo senza tirarsi indietro: lo vediamo dispensare latte alle mamme, si impegna per i poveri nonostante le minacce di criminali e mafiosi locali, costruisce una nuova parrocchia fianco a fianco di ecuadoregni e laici in missione, si prende cura di una casa famiglia e aiuta a fondare un’associazione, ASA Asociaciòn Solidaridad y Accion, che ancora oggi è un prezioso contributo alla vita della periferia di Quito. Ma nel fare tutto questo, come quel seme che diventa pianta, don Luigi si impegna senza tanto clamore - lavora in profondità come fanno le radici. Per scegliere i poveri e star loro vicini ci vogliono piedi per terra e cuore grande. Muore prematuramente in un incidente, mentre viaggia in moto. Pensando a don Luigi viene in mente che le cose che facciamo ci somigliano: quelle che faceva don Luigi erano sobrie e accoglienti.