Per ogni testimone,
un oggetto! 

Per ogni testimone, un oggetto! 

Nadia e il grembiule

Nadia e il grembiule

Nadia è originaria di Schio (VI) e vive in Perù. Devi prendere un atlante molto preciso e quando sarai di fronte alle pagine del Sudamerica cerca Chimbote, nella regione di Ancash. Se ne sta a due ore da Lima, la capitale, ed è una baraccopoli cresciuta a dismisura e senza regole con l’arrivo continuo di persone disperate in cerca di fortuna dai poverissimi villaggi delle Ande.

Difficile stabilire quanti siano gli abitanti. Si tratta proprio di una di quelle periferie dove ci è chiesto di stare come Chiesa. E Nadia era lì; se ci fosse una lente di ingrandimento come gli zoom delle mappe digitali potresti ingrandire e ingrandire fino a vedere una casa famiglia: “Mamma mia”.

Nadia gestisce sei asili e la scuola elementare occupandosi della formazione delle maestre,  si reca spesso nelle case per portare aiuti alimentari. Nell’ultimo periodo di pandemia, aiuta le insegnanti mandando i programmi via telefono ai bambini che non possono recarsi a scuola per via del lockdown.

Ma Nadia condivide anche la sua vita vivendo con un'altra decina di insegnanti e prendendosi cura di alcune ragazze in difficoltà insieme all’Operazione Mato Grosso. Questo movimento è composto da 300 volontari e volontarie e da più di 80 missioni: un servizio per aiutare le famiglie che vivono in povertà in zone particolarmente depresse e isolate di Brasile, Bolivia, Perù ed Ecuador. Un’amica di Nadia ricorda: «L’impatto con la povertà ha trasformato subito il cuore di Nadia, si è fatto breccia immediatamente in lei il desiderio di cambiare un mondo in cui non si può restare indifferenti alla povertà, alla miseria, all’ignoranza...

"Perché io ho tutto e loro no?" si chiedeva spesso» e così Nadia ha messo addosso un grembiule e nel 1995 è partita per il suo Perù. Noi gli angeli ce li immaginiamo con le ali e le arpe, ma forse solo perché ci manca un poca di fantasia. Nadia è un angelo col grembiule che ci dice una cosa molto semplice: “C'è sempre qualcuno di più povero al quale puoi dare un sorriso, puoi dare un aiuto, puoi dare una mano. Anche se non hai niente, qualcosa puoi sempre donare: una preghiera, una parola, una vicinanza, un gesto di affetto, un abbraccio”.

Nadia è originaria di Schio (VI) e vive in Perù. Devi prendere un atlante molto preciso e quando sarai di fronte alle pagine del Sudamerica cerca Chimbote, nella regione di Ancash. Se ne sta a due ore da Lima, la capitale, ed è una baraccopoli cresciuta a dismisura e senza regole con l’arrivo continuo di persone disperate in cerca di fortuna dai poverissimi villaggi delle Ande.

Difficile stabilire quanti siano gli abitanti. Si tratta proprio di una di quelle periferie dove ci è chiesto di stare come Chiesa. E Nadia era lì; se ci fosse una lente di ingrandimento come gli zoom delle mappe digitali potresti ingrandire e ingrandire fino a vedere una casa famiglia: “Mamma mia”.

Nadia gestisce sei asili e la scuola elementare occupandosi della formazione delle maestre,  si reca spesso nelle case per portare aiuti alimentari. Nell’ultimo periodo di pandemia, aiuta le insegnanti mandando i programmi via telefono ai bambini che non possono recarsi a scuola per via del lockdown.

Ma Nadia condivide anche la sua vita vivendo con un'altra decina di insegnanti e prendendosi cura di alcune ragazze in difficoltà insieme all’Operazione Mato Grosso. Questo movimento è composto da 300 volontari e volontarie e da più di 80 missioni: un servizio per aiutare le famiglie che vivono in povertà in zone particolarmente depresse e isolate di Brasile, Bolivia, Perù ed Ecuador. Un’amica di Nadia ricorda: «L’impatto con la povertà ha trasformato subito il cuore di Nadia, si è fatto breccia immediatamente in lei il desiderio di cambiare un mondo in cui non si può restare indifferenti alla povertà, alla miseria, all’ignoranza...

"Perché io ho tutto e loro no?" si chiedeva spesso» e così Nadia ha messo addosso un grembiule e nel 1995 è partita per il suo Perù. Noi gli angeli ce li immaginiamo con le ali e le arpe, ma forse solo perché ci manca un poca di fantasia. Nadia è un angelo col grembiule che ci dice una cosa molto semplice: “C'è sempre qualcuno di più povero al quale puoi dare un sorriso, puoi dare un aiuto, puoi dare una mano. Anche se non hai niente, qualcosa puoi sempre donare: una preghiera, una parola, una vicinanza, un gesto di affetto, un abbraccio”.