
I progetti presentati dai missionari fidei donum ci mettono innanzitutto in comunione con le loro chiese e la loro gente. Noi tutti sappiamo quanto lavorino i nostri missionari – preti o laici che siano – in profonda solidarietà con la vita delle popolazioni alle quali sono mandati.
A questo loro impegno noi vogliamo continuare a non sentirci estranei, e la proposta quaresimale è un modo molto concreto di prendervi parte. Quanto raccolto non solo nella quaresima ma anche durante tutto l’anno, consentirà alla nostra Chiesa diocesana di sostenere molte iniziative dei nostri missionari, nei vasti campi dell’evangelizzazione, dell’educazione, della tutela della salute e del lavoro, della pastorale a favore della famiglia, dei giovani e dell’infanzia, e di farsi così vicina, attraverso di loro, a tanti fratelli sparsi nel mondo.
Spezziamo anche noi
il pane dell'ospitalità,
accogliamo la sfida dell'incontro,
condividiamo generosamente!
Lo strumento per raccogliere il segno di solidarietà, non solo dei bambini e dei ragazzi, è il salvadanaio. Si invita a consegnarlo in un momento dedicato come può essere la celebrazione del Mercoledì delle Ceneri o durante la messa della prima domenica di Quaresima, così da coinvolgere tutta la comunità.
Si possono poi invitare le famiglie a porre il salvadanaio in un punto significativo della casa, “l’angolo bello”, accanto al pieghevole “Segnavia”, il libro dei Vangeli e un lume.
Il salvadanaio, segno di condivisione e fraternità, potrebbe essere restituito all’interno del triduo pasquale valorizzando questo momento di carità e attenzione agli ultimi.
