
il contesto
La Diocesi di Roraima, nell’estremo Nord del Brasile, con i suoi circa 220.000 Km2 di estensione, copre tutto il territorio dell’omonimo Stato brasiliano. Si tratta di una superficie grande pari a circa tutta l'Italia senza isole, caratterizzata al suo interno da più volti e sfaccettature territoriali, sociali, etniche ed economiche.
Spiccano alcune peculiarità che caratterizzano il territorio: pur essendo tra le più estese del Brasile, la Diocesi conta una popolazione di soli 650.000 abitanti. Di questi, circa 80.000 persone appartengono a undici gruppi autoctoni indigeni, con lingue e culture proprie.
La Capitale Boa Vista, situata sul lato occidentale del Rio Branco, a 210 km dal confine con il Venezuela, si è caratterizzata come “l’isola felice”, con forte presenza di classi medio-alte e livelli di criminalità e insicurezza sociale sicuramente inferiori rispetto a quelli registrati presso altre realtà metropolitane brasiliane, nonostante non sia da trascurare il crescente cambiamento del tessuto sociale della città dovuto ai flussi migratori che hanno portato molte persone, soprattutto di origine venezuelana, a fermarsi nelle periferie urbane. In tutto il territorio del municipio di Boa Vista si é passati da una popolazione di 250.000 abitanti del 2015 agli attuali 410.000.
LA MISSIONE
I missionari Fidei donum, don Massimo, don Mario, don Mattia assieme a Filippo (seminarista della Diocesi di Padova per un anno di esperienza in Brasile) si trovano a operare in Caracaraí e Iracema: due realtà periferiche che stanno affrontando grandi mutamenti sociali, ecclesiali e ambientali. Le situazioni di povertà sono numerose e sono in parte sostenute sia da aiuti federali sia dall’iniziativa della Chiesa cattolica. Molte persone infatti cercano di ottenere un’occupazione statale o federale per garantire un salario sicuro e un tenore di vita più agiato alle loro famiglie, ma la mancanza di opportunità e possibilità crea una forte povertà umana e morale.
La vita pastorale si svolge su tre fronti: i due centri urbani, le comunità dell’interior (piccole comunità rurali distanti dalle città un centinaio di chilometri) ed infine la realtà delle comunità che vivono lungo il fiume Rio Branco. Sono tre fronti di missione che offrono una ricchezza propria e chiedono attenzioni e metodologie diversificate per affrontare le varie sfide e difficoltà.

Filippo Friso, Don Mattia Bezze, don Mattia Bozzolan,
don Benedetto Zampieri, don Massimo Valente,
don Mario Gamba
Sono presenti in Brasile anche don Severino Alessio
e i vescovi mons. Francesco Biasin e mons. Lucio Nicoletto
PROGETTI
Abbiamo bisogno di «abbondare nella speranza» (cfr. Rm 15,13) per testimoniare in modo credibile e attraente la fede e l’amore che portiamo nel cuore; perché la fede sia gioiosa, la carità entusiasta; perché ognuno sia in grado di donare anche solo un sorriso, un gesto di amicizia, uno sguardo fraterno, un ascolto sincero, un servizio gratuito, sapendo che, nello Spirito di Gesù, ciò può diventare per chi lo riceve un seme fecondo di speranza.