il contesto

La missione diocesana nella Prefettura Apostolica di Robe si colloca nella regione dell’Oromia, nel sud dell’Etiopia. La Prefettura ha un territorio grande come il nord Italia e la presenza cattolica su circa 4.5 milioni di abitanti, si aggira intorno lo 0.03%. Le realtà dove operano i missionari Fidei donum sono cittadine con vaste zone di campagna e le persone vivono di coltivazione di sussistenza, di pastorizia e di commercio informale.

L’Etiopia con una popolazione di oltre 115 milioni ha ancora il 33% di abitanti che vive al di sotto della soglia di povertà e la speranza di vita è di 63 anni (84 in Italia): rientra tra i paesi più poveri del mondo insieme ad alcuni altri paesi africani.

Al suo interno convivono oltre 80 gruppi etnici più o meno grandi che non di rado si scontrano per motivi legati all’uso della terra, al potere di governo o alla sopraffazione sugli altri; a volte si creano anche scontri armati fra i gruppi specialmente nei luoghi di particolare tensione. Nel complesso si può dire che l'Etiopia vive costantemente uno stato di instabilità.

A questo panorama si aggiunge anche una crisi economica che sta colpendo tutto il Paese, provato dai costi delle guerre etniche, dal tasso crescente di inflazione e dal corrispondente aumento del costo della vita.

Anche la sanità pubblica risente di una certa precarietà dovuta alla scarsità delle medicine e a volte anche ad una limitata formazione del personale che non sempre ha a disposizione i mezzi adeguati per la diagnosi e cura dei pazienti. Per il costo dell’attenzione medica la gente trascura le cure o si rivolge a metodi tradizionali che spesso risultano inefficaci.

LA MISSIONE

I tre missionari Fidei donum risiedono nella cittadina di Adaba che si trova su un altopiano fertile a 2.500 mt di altitudine. Qui, oltre a una piccola comunità cristiana, nella missione è presente la scuola cattolica dall’infanzia fino alla terza media, un Centro pastorale per la formazione e una "Casa famiglia" che accoglie attualmente 8 ragazzi.

Oltre alla missione di Adaba, sono affidate ai missionari altre realtà pastorali: un gruppo di ragazzi nella cittadina di Herero e una famiglia di pre-catecumeni a Nansebo. La comunità parrocchiale di Dodola, da Luglio 2023 è seguita da un sacerdote oromo che collabora con il gruppo dei missionari di Padova. A queste si aggiunge la comunità di Kokossa, una cittadina rurale molto povera, che si trova a più di 90 km (due ore e mezza di macchina) da Adaba, comunità a cui si è dedicato con molta passione il vescovo emerito Antonio Mattiazzo dal 2015 al 2018.

I missionari padovani presenti nella Prefettura Apostolica di Robe dal gennaio 2019 si dedicano all’attività di prima evangelizzazione e di catechesi in un contesto di maggioranza musulmana anche se non manca una discreta presenza di cristiani ortodossi e anche alcune comunità protestanti. Proprio per questo motivo nelle attività pastorali i missionari, con la partecipazione dei fedeli delle piccole comunità cristiane cattoliche, uniscono il sostegno ai più anziani, per la maggior parte soli e dimenticati, agli orfani e alle famiglie in grave situazioni di povertà, e la proposta di ad alcune attività di promozione della donna; inoltre, per i più giovani si cerca di favorire lo studio e la formazione attivando per esempio dei corsi di lingua inglese e di informatica oltre che un’attenzione alla formazione scolastica ordinaria.

Dopo un primo periodo di conoscenza e inserimento, da quest’anno i missionari hanno deciso di dare un nuovo impulso al loro coinvolgimento e servizio per le scuole presenti nell’area pastorale di Adaba, Herero, Dodola e Kokossa. L’educazione in Etiopia ha fatto passi da gigante nella costruzione di nuove scuole anche in aree remote dando la possibilità di frequentare ad un sempre crescente numero di bambini, ragazzi e giovani, tuttavia rimane ancora molto carente dal punto di vista didattico e organizzativo. Per quel che riguarda le scuole cattoliche, la presenza quotidiana di oltre 2000 studenti, per lo più musulmani, diventa un’occasione importante per promuovere qualitativamente l’educazione, per mettersi in dialogo con gli insegnanti e le famiglie e per far conoscere la Chiesa Cattolica.

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don Stefano Ferraretto,
Ilaria Scocco, don Nicola De Guio

PROGETTI

Come afferma l’apostolo Paolo, l’amore di Cristo ci avvince e ci spinge (2 Cor 5,14). Si tratta qui del duplice amore: quello di Cristo per noi che richiama, ispira e suscita il nostro amore per Lui. Ed è questo amore che rende sempre giovane la Chiesa in uscita, con tutti i suoi membri in missione per annunciare il Vangelo di Cristo, convinti che «Egli è morto per tutti, perché quelli che vivono non vivano più per sé stessi, ma per colui che è morto e risorto per loro».

[Dal messaggio per la Giornata Missionaria Mondiale del 2023 di Papa Francesco]

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