Nonostante siano già passati più di due anni dagli accordi di Pretoria per la cessazione del conflitto scoppiato nel novembre del 2020 nel nord dell’Etiopia, i disordini interni e la ricostruzione della pace nel paese procedono a fatica. A causa dell’inflazione della moneta dovuta al sostegno dell’esercito federale di Addis Abeba, in tutto il paese, anche nelle zone non direttamente colpite dal conflitto, il costo dei beni di prima necessità è aumentato in maniera smisurata e chi già viveva in una situazione precaria o di povertà non sa più cosa fare per sostenere le piccole spese quotidiane. 

Da diversi anni nelle 4 piccole comunità di Adaba, Dodola, Herero e Kokossa i missionari cercano di far fronte alle situazioni più difficili, in particolare nelle zone rurali, dove vengono colpite da questa crisi principalmente: madri con bambini, anziani soli e famiglie senza lavoro. Nell’ultimo periodo si è cercato di dare una certa struttura al ‘Sostegno Caritas’ grazie al coinvolgimento di alcuni membri delle parrocchie che individuano le situazioni più disagiate e in difficoltà e accompagnano i missionari nella distribuzione di cibo e vestiti. Alcune famiglie vengono inoltre aiutate per l’acquisto di medicinali o ad accedere alle cure; altre invece sono sostenute nella costruzione delle case.

Attraverso questo sostegno i missionari con le comunità, desiderano rendere visibile l’amore che il Signore ha per i più poveri e allo stesso tempo cercano di chiedere, a chi riceve un aiuto, di farsi prossimo verso qualcun altro, senza restare semplicemente un recettore passivo.