
il contesto
La nostra missione “in frontiera” si svolge su due fronti principali: la realtà indigena e la migrazione. Pacaraima è la città brasiliana che fa frontiera con il Venezuela. É una città costruita dentro la Terra Indigena San Marco ed è porta d’ingresso di molti migranti venezuelani.
Il lato brasiliano è costituito da due aree pastorali parte della diocesi di Roraima le quali coprono una vasta area geografica (Amajari, con 21 comunità in 8 terre indigene e 6 comunità non indigene e Pacaraima con 26 comunità indigene più la città).
Nelle due aree la maggior parte del territorio è area indigena (Macuxi, Wapichana, Saparà, Taurepang, Yanomami…).
Oltre alla città di Pacaraima, quindi, la missione è nella pastorale indígenista, accompagnando il cammino delle comunità, le assemblee, la formazione e la lotta per il territorio, i diritti, la difesa della cultura.
La nostra collaborazione si estende anche al Venezuela, aiutando il vicino Vicariato Apostolico del Caroní nell’accompagnamento di una decina di comunità indigene di etnia Pemon Taurepang.
Il Venezuela è una realtà molto complessa, lo Stato è venuto meno in molti servizi creando una grave crisi umanitaria, e la forte migrazione dei venezuelani, già molto intensa dopo il 2014/15, ha raggiunto uno dei punti più alti e drammatici negli anni 2018/19 e continua tutt’oggi: si stima che circa 7 milioni e mezzo di persone su una popolazione di circa 35 milioni siano emigrati.
Purtroppo, attualmente, è difficile individuare cammini di speranza e di uscita da questa situazione, dal momento che il sud del paese continua ad essere luogo di sfruttamento minerario (oro, diamanti, coltan…) senza regole, a scapito della dignità delle persone.
La città venezuelana più vicina è Santa Elena de Uairén (25.000 persone circa), dista circa 18 km da Pacaraima. Dopo Santa Elena inizia l'area geografica della Gran Savana: lì sono presenti varie comunità indigene di etnia Pemon che visitiamo periodicamente.
LA MISSIONE
Dopo iniziali valutazioni ed esplorazioni del territorio, e vari confronti, dialoghi con i vescovi locali interessati, le Diocesi di Padova, Treviso e Vicenza per iniziativa dei rispettivi Vescovi hanno avviato questa collaborazione al Nord del Brasile nelle aree pastorali di Amajari e Pacaraima (Diocesi di Roraima, Brasile) e al di là del confine venezuelano, nell’area della Gran Savana, in alcune comunità indigene del Vicariato Apostolico del Caroní, Venezuela.
Don Mattia Bezze fidei donum di Padova, dopo alcuni mesi dedicati alla conoscenza dei luoghi e delle realtà presenti in questa vasta area è stato inviato come amministratore dell’Area Missionaria di Pacaraima. Dopo un anno e mezzo si è unito alla missione don Edy Savietto della Diocesi di Treviso che però è tragicamente mancato dopo soli 11 mesi.
Quest’anno è arrivato don Giuseppe Danieli (Treviso) a formare l’equipe missionaria interdiocesana che si prende cura di questa zona pastorale.
Le attività pastorali si concentrano d’un lato nella città di Pacaraima, luogo di accoglienza e permanenza di molti migranti e dall’altro nell’accompagnamento della pastorale indígenista. Quest’ultima consiste non solo nella cura pastorale classica delle comunità, ma soprattutto nella condivisione delle lotte dei popoli originari, per i loro diritti, per la terra, per la vita. Si tratta di affiancare incontri, manifestazioni, dibattiti, vita quotidiana immergendosi in questo angolo di Amazzonia ricco e affascinante.

Don Mattia Bezze
PROGETTI
L’accoglienza, che spalanca le braccia ad ognuno secondo la sua dignità, si accompagni con la responsabilità, affinchè a nessuno sia negato il diritto di costruire un futuro migliore. [...] La comunità cristiana sia sempre pronta a difendere il diritto dei più deboli. Spalanchi con generosità le porte dell’accoglienza, perché a nessuno venga mai a mancare la speranza di una vita migliore.